Fluido engineering
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* Monaco di Baviera, fiume Isar nei pressi del Museo della Tecnologia, (profondità 2 mt).

Il processo di demineralizzazione tramite osmosi inversa è il più utilizzato per la sua semplicità di esercizio e manutenzione e soprattutto per i costi normalmente ridotti rispetto alla classica demineralizzazione tramite resine a scambio ionico. È sicuramente il metodo più efficiente, nella normalità dei casi, per ridurre il contenuto di ioni in acque che partano da 2000-500 μS e debbano essere portate a 20-10 μS.
Il processo consiste sostanzialmente in una filtrazione meccanica a livello atomico effettuata tramite membrane in grado di filtrare corpi del diametro di pochi Angstrom.
La filtrazione è del tipo "tangenziale", così detta in quanto il fluido da filtrare scorre parallelo alla superficie filtrante e contribuisce così a mantenere libera la superficie della stessa da corpi che la occluderebbero rapidamente.
Una buona "osmosi inversa" deve avere un sistema di regolazione della portata dell'eventuale ricircolo e una pompa di pressione che mantenga la pressione di lavoro in un range accettabile per oscillazioni sufficientemente larghe delle condizioni di lavoro.
Schema generale di un'osmosi a doppio stadio con ricircolo di parte del concentrato e sistema di lavaggio accluso. Ogni osmosi deve essere progettata in base al tipo specifico di acqua da trattare, in base al contenuto di sali proprio di quella fonte.
Predittori, forniti dalle migliori marche di membrane, sono in grado di aiutare il progettista nella messa a punto dello schema che garantisca ragionevolmente il risultato voluto (in fig. il predittore della Dow Chemical per le membrane FilmtecTM).
Costruiamo osmosi inverse con i migliori materiali ed i migliori componenti in commercio, secondo le tue necessità di portata e qualità dell'acqua in uscita, fornendo tutti i pretrattamenti necessari per la corretta stabilità del sistema e per la tutela dell'investimento.